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2. Grandi cambiamenti

Su di un livello

Gli eventi dell' 11 Settembre 2001 ebbero un drammatico effetto sul mondo intero, con effetti che si estendono dal geopolitico al personale. La mia vita non fa eccezione, in quanto newyorkese sono stato profondamente traumatizzato dall'attacco e dalle sue conseguenze. La mia carriera subì una precisa e sorprendente svolta poiché l'attacco modificò improvvisamente il paesaggio dell'economia locale ed il mercato del lavoro. A quel tempo stavo cercando un nuovo impiego poichè la bolla speculativa che il mio precedente datore di lavoro stava cavalcando era in fine scoppiata. L'economia cittadina fu devastata ed alcuni progetti incredibilmente promettenti furono vaporizzati insieme alle torri. Ho affrontato alcune difficili scelte e deciso di affrontare un ruolo che intuitivamente sentivo come una sistemazione discutibile: la consulenza. Non mi garbava l'idea di diventare un programmatore mercenario, siccome preferivo scegliere dove consacrare il mio lavoro: idealmente a organizzazioni di cui rispettavo la missione. In più mi vedevo come un artigiano specializzato che aveva lavorato con piacere a sofisticati e lunghi progetti a cui mi sarei potuto consacrare, imparando e migliorando le mie capacità lungo il cammino. Non avevo mai provato la consulenza e mi sforzai di restare con la mente aperta riguardo a questa nuova esperienza. Mi consolavo sapendo che sebbene stessi barattando la profondità per l'ampiezza e nonostante il fatto che avrei incontrato una vasta serie di situazioni e problemi, d'altra parte le battaglie sarebbero state più facili. Mentre non sarei mai riuscito a conoscere a fondo nessun progetto o sistema, la varietà dei linguaggi avrebbe reso l'esperienza comunque valevole di essere vissuta. Ed inoltre avrebbe potuto anche piacermi.

 

Nel 2001 fui assunto come sviluppatore software presso una piccola compagnia di marketing interattivo chiamata Abstract Edge. La società fu fondata durante la corsa all'oro della fine degli anni '90 quando tre dei fondatori svilupparono un sito web che aiutava a organizzare e gestire la Million Mom March. La Abstract Edge aspirava alla pubblicità, al marketing, e alla consulenza strategica, ma a quel tempo era essenzialmente una web agency che aveva costruito un sito dinamico per i suoi clienti. Tra i suoi clienti vi erano alcune associazioni non profit come “The Gift of New York” e “Give kids a World” così come clienti corporate come Clairol Professional e i Marriott Hotels di New York. Abstract Edge sopravvisse al collasso delle dot-com attraverso una accurata espansione e non facendosi tirare in mezzo alla folle mania per il venture capital.

Si operava su margini ridotti, mantenendo un piccolo staff con un minimo di spese generali, e spesso abbassando le proprie offerte in risposta alle richieste dei clienti.

 

Nell'estate del 2002 mettemmo in piedi un progetto con la American Legacy Foundation, un' organizzazione non profit miliardaria fondata come riferimento per la battaglia della class action contro l'industria del tabacco. La American Legacy Foundation sviluppò una "campagna verità" che ebbe successo: una campagna contro il tabacco con finalità didattiche rivolte ai giovani e focalizzata sullo smettere di fumare. Stavano progettando un sito sorella di truth.org, pensato per dare supporto agli attivisti contro il fumo, per insegnare loro come organizzarsi in modo più efficiente e come promuovere il messaggio contro il fumo. Volevano che il sito funzionasse come un “ambiente community”, rendendo possibile l'attivismo attraverso attività di basate sul viral social networking. Mentre siti come questo erano un luogo comune nel 2007, nel 2002 il tipo di funzionalità che avevano immaginato non era affatto un luogo comune. Quella era l'era del Web 1.0, nei giorni precedenti la popolarità di Wikipedia, MySpace e Facebook, e i siti con una forte predisposizione alla partecipazione sociale erano appena all'inizio del loro emergere.

 

La American Legacy Foundation aveva già investito un anno nello sviluppare i contenuti per questo ambiente quando cercarono un partner per implementare la loro visione. Avevano già sviluppato un vasto numero di risorse per il lancio del sito ed avevano già compilato oltre una dozzina di cartelle rilegate spesse dieci centimetri di materiale che includeva articoli, attività, novità, fatti, sondaggi, biografie. Questi contenuti erano densi e riccamente connessi e richiedevano un sistema per gli editori in modo che potessero organizzare e gestire il materiale. A causa della controversa natura dei loro contenuti, e della natura litigiosa dei loro avversari, tutto ciò che sarebbe stato messo on line sul sito necessitava di un beneplacito scientifico e legale prima di essere pubblicato e loro volevano un sistema per gestire questo flusso di lavoro. L'ambiente inoltre doveva provvedere al supporto agli associati, ai profili, ai forum di discussione, ai commenti, alle email, ad una chat sincronizzata, e ad un flusso di lavoro per le iscrizioni e alla moderazione.

 

Abstract Edge inizialmente stilò un contratto per consegnare l'intero ambiente in un lasso di tempo incredibilmente breve, ed essendo il responsabile tecnico dell'architettura in questo progetto sapevo che i precedenti modelli di sviluppo non sarebbero stati utili in questo compito. In passato Abstract Edge solitamente consegnava soluzioni aziendali ad hoc per il cliente, sviluppato in casa partendo da zero. I software sono costituiti da diversi livelli quindi è improprio parlare di "sviluppare qualsiasi cosa da zero", ma non stavamo ancora sfruttando l'effetto leva di una piattaforma o di un framework che stavano diventando necessari per tenersi all'altezza delle aspettative degli utenti. La richiesta di sistemi come questi stava crescendo in complessità, così come i media crescevano in popolarità ed importanza.

Autore dell'articolo
Jonah Bossewitch, originario di New York, lavora e studia alla Columbia University. Contribuisce attivamente allo sviluppo di progetti FOSS. Tra i suoi interessi Linux, Python e software CMS. Laureato in filosofia con specializzazione in informatica e scienze cognitive, ha frequentato un master in comunicazione e didattica.