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7. Confini che svaniscono

Su di un livello

Oltre al capitale accumulato in reputazione e l'apprezzamento sociale guadagnato e scambiato all'interno dei progetti FOSS, i programmatori godono di personale soddisfazione e divertimento nel loro lavoro. Molti sviluppatori FOSS sono degli hobbisti molto tecnici e la spiegazione del loro coinvolgimento risiede nella congiunzione tra il lavoro ed il gioco. Evadere le richieste quotidiane e irritanti dei clienti è il tipo di lavoro a cui solo un pervertito potrebbe volontariamente sottoporsi.

Comunque, il tipico lavoro su un progetto di free software è composto da socializzazione professionale e comunicazione, così come da costruzione di eleganti ed armoniosi ambienti e queste attività possono essere incredibilmente gratificanti.

Diversamente da quanto si crede molti sviluppatori di free software guadagnano un rispettabile stipendio per questi progetti, sia attraverso servizi diretti sia attraverso un datore di lavoro che li sponsorizza. Costruiscono inoltre una stabile carriera ed alle volte creano business intorno ai loro rispettivi entourage . Anche progetti free software con impegno ideologico, come possono essere Debian o Wikipedia, pagano lo stipendio ai membri per risolvere funzioni chiave che hanno dimostrato di essere carenti quando affidate alla gestione su base volontaria.

 

Dopo Rotterdam sono seguiti molti altri “sprint” e diverse conferenze. L'enfasi internazionale suscitata da Plone ha un qualcosa di unico ed il suo forte supporto alle funzionalità multilingua ha aiutato a creare un positivo loop di feedback. I governi europei e molte municipalità hanno spesso scelto Plone perché finanziare lo sviluppo di Plone avrebbe fatto restare i loro investimenti in progetti nel territorio locale, esattamente l'opposto del rimpinguare le casse di compagnie come Microsoft, IBM o Sun. Questo, a sua volta, ha aiutato a migliorare il supporto multilingua di Plone: cosa che a portato ad una adozione diffusa a livello internazionale. Siamo stati in posti come Berna, Vienna e Napoli ed abbiamo anche partecipato ad uno sprint che si è tenuto in un castello austriaco. Non avrei mai immaginato che diventare uno sviluppatore software mi avrebbe portato a girare col mio zaino per mezza Europa quando non ero neanche trentenne, né tanto meno che avrei convinto il mio capo a finanziare tali trasferte. Molti di quelli che ascoltavano la conferenza con me erano free lance indipendenti che si auto finanziavano per frequentare questi ritrovi.

 

I ritrovi erano opportunità incredibili ed occupavano un inedito ruolo tra il gioco ed il lavoro. In parte erano lavoro, in parte vacanza. Spesso i partecipanti riuscivano ad aggiungere qualche giorno di vacanza prima o dopo l'evento e gli organizzatori spesso includevano giri turistici e feste popolari. La community funzionava come un incrocio per i network di diversi settori. Grandi società, non profit, governi e settori educativi si sono tutti incontrati tra loro attraverso l'intermediazione dell'ecologia di questo progetto. Eravamo galvanizzati da questi posti esotici ma il compito affidato in questi incontri era reale e significativo. Si produceva, ma in modo auto organizzato, auto determinato e auto soddisfacente.

 

Mentre le conferenze commerciali ed accademiche sono attività tradizionali per alcuni professionisti, i programmatori FOSS mettono le loro personalità e il proprio stile durante gli eventi. Le varietà di formati alle conferenze del free software sono conformi alla loro etica non gerarchica e tipicamente fai da te. Nessuno legge le relazioni agli altri, ci sono solitamente sessioni "simili coi simili" organizzate ad hoc e sul momento, con molto tempo dedicato alla conversazione e poi la cosa preferita da tutti: le "conferenze lampo" - dove ciascuno ha a disposizione cinque minuti per illustrare un'idea o un progetto in fase di realizzazione. Questo fa sì che si creino diversi tipi di spazi e dinamiche di interazione tra i partecipanti. In contrasto con la stereotipata conferenza formale, le conferenze di free software hanno la reputazione di essere eventi divertenti, da non perdere.

 

La dinamica sociale che sta alla base della community di Plone mi fa venire in mente la gilda medioevale o una moderna associazione di studenti del college. Oltre alla incredibile sproporzione tra i rappresentanti dei due sessi, i partecipanti spesso adottavano dei nickname, passavano attraverso un rituale iniziatico labirintico, e venivano pressati dai colleghi a contribuire allo sviluppo della community così come immaginata. Specialmente dal momento che gli sviluppatori regolarmente comunicano utilizzando media elettronici, queste punteggiate opportunità di interagire di persona facilitano il ruolo comunicativo, rafforzando molto le pratiche culturali ed i legami sociali.

 

Gli "sprint" furono anche piuttosto produttivi essendo un' opportunità per focalizzarsi su una sfida scelta da sé, senza le tipiche interruzioni del classico ufficio. Le condizioni erano favorevoli ad uno “stato di flusso" dando la possibilità ai programmatori di essere assorbiti totalmente, una condizione essenziale per la produttività del programmatore. Questo stato mentale è caratterizzato da energia, concentrazione, perdita del senso del tempo e immersione ed è pensato per emergere con un appropriato equilibrio tra la sfida e le abilità. La programmazione è quel tipo di attività che è estremamente adatta per sollecitare il flusso, specialmente se in condizioni ambientali ottimali.

 

Il mio collega fu sempre più coinvolto nel progetto, fino al punto in cui il suo lavoro per la Abstract Edge divenne una attività transitoria che riempiva il tempo tra una conferenza ed il lavoro FOSS. Invece di dividere a metà le nostre responsabilità di sviluppo iniziai a fungere da interfaccia tra lui ed il management, al fine di permettergli di lavorare su problemi infrastrutturali più astratti. Ero il responsabile per la specifica richiesta del cliente mentre lui lavorava su strumenti più generalizzati ed astratti che io avrei poi usato per risolvere gli specifici dettagli. La disposizione ricordava lo Sviluppo e Ricerca di una grande azienda, ma noi eravamo solo una piccola ditta e si supponeva che il nostro lavoro venisse retribuito.

 

Quando infine lasciai la Abstract Edge ero in grado di portare il mio software e la mia community di colleghi ed amici insieme a me nel mio nuovo lavoro. Si nota una chiara ironia nel fatto che assicurarsi continuità attraverso diversi lavori è dato dall'essere sicuri che nessuno possa attribuire a sé i prodotti intellettuali del tuo lavoro. Nella maggior parte degli impieghi un dipendente non possiede scritto mentre lavora. Ma, se il software è realizzato sotto licenza libera, si può continuare ad usarlo e svilupparlo anche dopo la partenza dal vecchio posto di lavoro. Da questa prospettiva scrivere software aperto, per un dipendente con busta paga, è un potente atto di antagonismo. Ma siccome molte grosse aziende il proprio business sul software lo stanno rivedendo in termini di servizi e l'intera industria sta migrando dalla vendita di artefatti software alla vendita di servizi legati al software, la liberazione del software è economicamente razionale e l'antagonismo sta diventando la norma. Le aziende iniziano a riconoscere che possedere il software è un obbligo e non un asset e per i singoli fa parte del loro portfolio personale ed un curriculum delle realizzazioni passate.

Autore dell'articolo
Jonah Bossewitch, originario di New York, lavora e studia alla Columbia University. Contribuisce attivamente allo sviluppo di progetti FOSS. Tra i suoi interessi Linux, Python e software CMS. Laureato in filosofia con specializzazione in informatica e scienze cognitive, ha frequentato un master in comunicazione e didattica.