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Azioni sul documentoCriteri di sceltaNota: questa è la vista stampabile contenente tutte le pagine del manuale in una sola pagina. Se si preferisce c'è disponibile la versione suddivisa in più pagine. Una breve ma chiara introduzione ai CMS, cosa sono, come sono nati e come si utilizzano. A cura del Dott. Sergio Brero.
1. Piattaforma tecnologicaCMS e sistemi operativi.
Molti vendor di CMS sviluppano i loro prodotti su piattaforme proprietarie. Sono quindi disponibili praticamente sempre release per Sistemi Operativi proprietari come Windows, OS/2 e MacOSX o almeno per alcuni di essi. I CMS che vengono sviluppati come prodotti Open Source oltre a questi sono installabili anche su S.O. che seguono la stessa filosofia come GNU-Linux o Sun SOLARIS. È opportuno poi assicurasi che il prodotto consenta una buona scalabilità. La scalabilità, nel mondo dei computer come in quello degli affari, è la qualità di un sistema di non incrementare i costi operativi o di diminuirli con il crescere del numero delle transazioni. Nel caso in cui dovrà sostenere un traffico elevato e sorga la necessità di impiegare più server il sistema di gestione deve poter venire distribuito su più macchine e sostenere in maniera adeguata le richieste che può giungere dall’esterno. Può anche essere necessario bilanciare i carichi di lavoro in maniera differenziata a seconda delle ore del giorno o di altri fattori. È quindi molto importante preventivare tali situazioni secondo le aspettative di crescita digitale di ogni organizzazione e orientarsi di conseguenza verso il prodotto che, fra quelli disponibili, dia maggior garanzie di non gettare la spugna in situazioni critiche e spesso strategiche per il corretto svolgimento del business. 2. Formato dei datiCMS e XML.
Il formato in cui saranno utilizzabili i dati dal sistema è molto importante perchè formati stravaganti o proprietari possono imprigionare l'organizzazione ed impedirle un utilizzo flessibile dei propri dati, inoltre per i formati proprietari eventuali modifiche possono essere a discrezione del vendor oppure avere un costo esorbitante. Una buona soluzione adottata da numerosi CMS può essere quella di orientarsi verso standard come XML. XML è un linguaggio completamente aperto basato su una sintassi diffusa e con una semantica potenzialmente infinita. Questo significa che chi lo usa ha bisogno di seguire una serie di regole di base ma non c’ è la necessità di piegare il proprio business a un modello predefinito di dati. L’ organizzazione avrà probabilmente una propria struttura – o semantica – e XML si estenderà con i bisogni. Rende possibile lo scambio universale dei dati. I più disparati sistemi ed organizzazioni possono condividere dati ed informazioni attraverso XML senza esporre il proprio modello o investire in costose integrazioni. Tuttavia se un’organizzazione avrà i propri dati esclusivamente in un formato per il Web può non essere il caso di adottare tale standard perché aggiungerebbe poco o nessun valore. L’approccio “eXtensible” tipico del linguaggio dà un controllo maggiormente granulare e più flessibile. “Il Santo Graal della gestione dei contenuti è la separazione dei dati dalla mappa del sito (“dove vivono”) e dal layout delle pagine (“come appaiono”) (da CMS Watch, The CMS Report, 2005, http://www.cmswatch.com/CMS/Report ) e XML fa esattamente questo: definisce cosa i contenuti sono e non dove e come sono disposti. Un sistema di tag più sofisticato significa anche una maggior incisività dei metadati e una migliore efficacia dei motori di ricerca debitamente impostati. XML è diventato la lingua franca per aggregare i più disparati contenuti. Rende più facile uniformare unità di informazioni e organizzarle in un sito o in una singola pagina. Inoltre dal lato output XML fornisce una unica sorgente, e di fatto un solo paradigma, per generare diversi formati “consumabili” come PDF, WML o per la stampa.Qualunque sia la soluzione adottata conviene comunque indirizzarsi verso prodotti che assicurino la compatibilità con i più diffusi standard industriali e quindi piattaforme come J2EE, NET, PHP etc. 1 CMS Watch, The CMS Report, 2005, http://www.cmswatch.com/CMS/Report. 3. Integrabilità degli applicativiLe potenzialità di integrazione dei CMS.
Una facile integrazione fra il software già in uso e il CMS da adottare è questione importante soprattutto per organizzazioni di grosse dimensioni alle prese con extranet ed intranet estese. Può ad esempio essere necessario che un migliaio di agenti carichino in tempo reale gli ordini e che venga tenuta traccia dei pagamenti e delle commissioni. In questi casi il fattore tempo è fondamentale così come l’efficacia del sistema. Il CMS pur senza occuparsi dell’ intero processo funziona come porta di entrata di tutto il flusso di dati che poi, se non gestisce direttamente, smista ad altri software come i database per il datawarehausing o i sistemi di posta elettronica per la notifica dei più importanti cambiamenti di stato. Va inoltre assicurata la compatibilità con i software in uso presso gli utenti finali per assicurare la piena agibilità del sistema. Proviamo ora a riassumere i principali componenti con i quali un CMS deve poter interagire: Web Servers: il CMS anche se in alcuni casi ne ha uno proprio deve poter girare dietro uno specifico web server già in uso quali potrebbero essere Apache, Lotus Domino, Microsoft IIS od iPlanet Server di applicazioni: spesso i CMS sono in coppia con uno specifico server di applicazioni, questa può essere una grossa limitazione e va programmata con attenzione una eventuale migrazione verso il server fornito con il CMS. Sistemi operativi: importante è anche la compatibilità con i più diffusi S.O. sia dal lato server sia client. Se dal lato server può essere discriminante nella scelta del prodotto, dal lato client va assicurata la piena compatibilità sia con i prodotti proprietari (Windows, Mac) sia con quelli open source per non perdere in partenza una possibile fetta di mercato. Database: interfaccia ODBC verso database SQL standard come Oracle, MySQL, Microsoft SQL o MSDE. Editor di testi: supportare il copia-incolla dai più comuni text editor mantenendo la formattazione dei documenti e ottimizzando il risultante HTML/XML La maggior parte dei Sistemi di gestione garantisce l’ integrazione dei vari software via API anche se spesso prodotti open source garantiscono una migliore versatilità e possono conformarsi meglio alle necessità senza costi aggiuntivi verso il vendor. 4. Funzionalità e facilità d’usoErgonomia dei CMS.
I CMS forniscono un sistema coerente di modelli (templates) per le pagine del sito. Ogni sistema adotta un proprio caratteristico layout visuale che modificato caratterizzerà poi l’identità web dell’organizzazione e sarà parte integrante della identità del gruppo.
L'utente crea la propria pagina con una semplice interfaccia testuale nella quale può inserire i propri contenuti, immagini e link. L'interfaccia supporta il copia e incolla da altri editor testuali dei quali mantiene la formattazione di base della pagina
Dopo aver inserito nella form ciò che voleva essere pubblicato, l'autore sottopone al revisore la pagina creata per l'eventuale pubblicazione definitiva.
Il revisore al momento del login troverà automaticamente una tab con evidenziati i nuovi contenuti proposti per la pubblicazione e un riepilogo sugli ultimi documenti pubblicati in modo da avere un miglior controllo sulla sezione del sito del quale è responsabile.
A questo punto dopo aver verificato la validità del documento e dopo avervi apportato le eventuali modifiche il revisore ne decide la pubblicazione cambiandone lo stato da pending a pubblic. Il revisore ha comunque il controllo sugli stati di un contenuto che può ritirare , o renderlo non visibile, quindi privato (cioè visualizzabile solamente dal proprietario) in qualsiasi momento.
La cartella home dell'utente che abbiamo utilizzato per l'esempio se richiesta da un navigatore senza permessi di accesso avrà l'aspetto della figura 5.5, con gli elementi pubblicati disposti all'interno della pagina web con le indicazioni previste dagli amministratori (proprietario e data di creazione).
Come si vede dal confronto tra le figure le varie tabelle che compaiono sulla sinistra e sulla destra dello schermo per un utente riconsciuto dal sistema (nella figura 6.3 per il revisore sono upcoming events, news, review list, navigation e recent items ) non sono invece visualizzate se a richiedere la stessa pagina è un navigatore non riconosciuto e quindi senza permessi. Le pagine infatti vengono generate volta per volta in modo dinamico dal sistema che crea il codice HTML all'occorrenza secondo le regole disposte dagli amministratori andando a recuperare i contenuti da disporre nel template prestabilito. 5. Le funzioni chiave di un CMSTutto quello che un normale utente può fare con un CMS.
Vediamo ora, a grandi linee, quali sono funzionalità che in un CMS orientato alla pubblicazione possono avere grande importanza e di cui tenere conto in fase di adozione. Ogni sistema di gestione ha le sue specificità e a seconda dell'impiego cui è destinato è più o meno importante la presenza di un determinato tool. Le esigenze irrinunciabili di ciascuna organizzazione venno valutate con attenzione nella fase che precede l'acquisto o l'adozione di un determinato prodotto per indirizzarsi con più sicurezza verso il software giusto per i propri bisogni.
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